venerdì 5 luglio 2013

Fa male ...

Fa male, molto male, in certi momenti, pensare di fare parte della categoria "uomini".
Perchè sarà pur vero che è una categoria nella quale rientrano i caratteri più diversi ma è pur sempre una categoria che annovera, fra i propri componenti, menti talmente malate da riuscire - per la propria incapacità di essere onesti con se stessi e rinunciare al mito del maschio padrone - a commettere le più impensabili atrocità.
Ieri un TG ci mostrava gli stupri di gruppo nelle manifestazioni in Egitto. Stupri che mirano a dissuadere le donne dal partecipare alle manifestazioni.
I femminicidi sono ormai un evento che viene considerato quasi normale.
E sempre si troverà il prete imbecille, virtualmente a braccetto con il maschilista becero, che proclamerà che "le donne se la vanno a cercare se si vestono in modo così provocante".
Ma perchè, mi chiedo sempre più spesso, non ci sono mai donne che cerchino di stuprare un uomo se questo va in giro seminudo? 
Le vittime sono sempre vittime. Non c'è distinzione fra una vittima analfabeta ed una laureata ma un po' più di dolore - appena un poco in più - lo si prova quando un rappresentante della categoria "uomini" calpesta con rabbia, fino a farlo morire, un bel fiore.
E questo, a quei rappresentanti della categoria "uomini" che ancora inseguono l'utopia di una uguaglianza vera, fa male, un male profondo.
Se avete qualche minuto, andate qui:
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2013/3-luglio-2013/violenza-volevi-parole-d-amore-2221970603613.shtml