domenica 6 marzo 2011

Più uguali

Da sempre, almeno così mi pare, una donna che si faceva pagare per offrire sesso veniva definita con vocaboli diversi ma nel migliore dei casi era una prostituta. Le cronache politiche di questi tempi hanno riempito pagine e schermi televisivi con la descrizione delle attività sessuali del nostro premier che ha beneficiato (almeno così sembra) delle prestazioni di un certo numero di "escort", ovviamente a pagamento. Guai a chiamarle prostitute! Sembra quasi che facciano un altro mestiere. E a me torna in mente George Orwell che nella "Fattoria degli animali" descrive la presa di potere della fattoria da parte degli animali; a poco a poco la leadership degli animali viene assunta dai maiali i quali impongono un nuovo principio : "tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri".
Ecco. Io mi chiedo: che cosa trasforma una puttana in una escort?
La sua bellezza? La sua furbizia? L'aver trovato la persona giusta che l'ha introdotta (termine scivoloso, me ne rendo conto) nel giusto ambiente?
Oppure una famiglia che non si vergogna di avere una figlia che si prostituisce, anzi ne va quasi fiera?
Perchè in realtà, a quanto pare, la maggiore o minore dignità riconosciuta a chi pratica il mestiere più antico del mondo, dipende esclusivamente dal "utente finale".

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